| Dettaglio: | Roma 29/04/2008							Carissima, Carissimo
Oggi non è una buona giornata, ma di queste nella vita di ognuno di noi ce ne sono abbastanza da poter superare anche questa.
Questa notte ho avuto degli incubi, ma è bastato svegliarmi per capire che come “Democratici” non ci  possiamo  permettere un solo momento di sosta.
Per chi veramente fa politica sul territorio  al solo “servizio dei cittadini” non gli  è consentito di soffermarsi a dare “pagelle” e ad indicare qualsivoglia colpevole di quanto accaduto in questa città ieri 28 Aprile 2008.
Le colpe sono da ricercare fra tutti noi, me compreso, che in questi mesi, presi dal gran foga  di primeggiare e di essere sempre più visibili ai pochi, abbiamo trascurato i molti e le realtà locali che erano e sono sotto i nostri occhi.
Per chi mi conosce da vicino sa bene che non sarò fra quelli che additeranno le responsabilità, perché mi ripeto, se ognuno di noi “Democratici” riconoscesse  le proprie sarebbe già una gran cosa,  avvalorando per altro le tesi del nostro Segretario Walter Veltroni  in merito al “nuovo” che deve emergere in noi.
Oggi ci si cosparga la testa di cenere e si  facciano  due passi indietro, per lasciare il passo  ai cittadini  di Roma che giustamente ci hanno giudicato, non per quello che pensavamo e che proponevamo ma per quello che non abbiamo fatto per loro.
Grazie ai tanti amici che mi hanno sostenuto in questa ennesima esperienza elettorale al Consiglio Comunale di Roma con 1254 preferenze, non sufficienti alla mia elezione, ma certamente entusiasmanti per l’affetto e la stima che mi hanno testimoniato.
Rimango come sempre a vostra disposizione, vi saluto cordialmente e affettuosamente, Mario 
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