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Dettaglio documento pubblicato n. 524
 
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Data: 17/01/2006
Destinatario: PRESIDENTE V° MUNICIPIO CONSIGLIERE ANGELA SCACCO - ANTONIO SANSALONE- CAPI GRUPPO
Descrizione: UBICAZIONE AUTO-DEMOLITORI NPRG CONTRODEDUZIONI
   
Dettaglio:
Roma 17/01/2006 Al Presidente del Municipio V Ivano Caradonna Al Presidente Commissione AA.TT. del Municipio V Consigliera Angela Scacco Al Delegato LL.PP Municipio V Consigliere Antonio Sansalone Ai Capi Gruppo di Maggioranza Municipio V° Consiglieri Micaela Campana – Andrea Acchiardi Dante Pomponi Oggetto: nota del Consigliere Mario Remoli “Lista Civica Roma per Veltroni” in riferimento all’ubicazione degli auto-demolitori - NPRG (controdeduzioni). Vista la Delibera del Consiglio Municipio V n° 66 del 13/09/2002 – Parere del Consiglio Municipio V su proposta di deliberazione prot. S,D, n° 728/2002 Nuovo Piano Regolatore della città di Roma (Dec.G.C. n° 67 del 18/06/2002. Vista la Delibera del Consiglio Municipio V n° 38 del 26/10/2005 – Parere del Consiglio Municipio Roma V su proposta di deliberazione n° 23594/2005 Modifica al Piano di Zona C 26 Via di Tor Cervara………… Vista la Delibera del Consiglio Comunale di Roma n° 290 del 10/11/2005 – Modifica al Piano di zona C26 Via di Tor Cervara, compreso nella XXV variante integrativa sostituita dal II P.E.E.P…… Viste le controdeduzioni alle osservazioni presentate al N.P.R.G presentate da: - Associazione Prospettive Nuove 2000 – n° 4042 – prot. QF 17468 - Sig.r Giorgio De Lorentis – n° 908 – prot. QF 13750 - AQ 30 Coord. Associazioni Quartiere 30 – n° 3438 prot. QF16623. Vista la risposta pervenuta alle sopra citate controdeduzioni nelle quali si afferma che: l’osservazione non è pertinente in quanto esula dal campo di competenza del NPRG che si limita a scelte di carattere settoriale operate da altri Enti o Uffici di settore dell’Amministrazione Comunale, in quanto l’area in oggetto della richiesta è stata individuata dal piano degli autodemolitori gia approvato dall’amministrazione Comunale con un “Accordo di Programma per l’individuazione dei siti per le localizzazioni ambientalmente compatibili delle attività di autodemolizione e rottamazione” sottoscritto a settembre 1997 tra il Comune di Roma, la Regione Lazio e la provincia di Roma e ratificata con Del. Del 02/10/1997. Constatato che la controdeduzione è corretta solo apparentemente, in realtà la ritengo errata, per il semplice motivo che l’Accordo di Programma di cui sopra è decaduto. Come si legge nel Decreto n. 3 del 20/11/2000 del Vice Commissario delegato per l’emergenza rifiuti di Roma e provincia al punto 4 il Comune di Roma è autorizzato ad occupare temporaneamente le aree per un periodo massimo di 36 mesi dalla data della presa di possesso, avvenuta in data 17/01/2001. Inoltre al punto 6 del predetto Decreto si legge testualmente: “Il Comune di Roma dovrà procedere alla revoca dell’assegnazione dei terreni alle ditte indicate nella D.D. del Dip. X n. 191 del 18/05/1999 qualora i soggetti assegnatari non provvedano all’avvio dei lavori di propria competenza nel termine previsto dal presente provvedimento (3 anni) o ne sospendano o ritardino l’attuazione anche in seguito.” È noto che il TAR Lazio e il Consiglio di Stato, ravvisando il fumus boni iuris, hanno emesso un’ordinanza di sospensiva dell’inizio dei lavori, per cui essi non sono mai iniziati. Mi giungono informazioni per cui i proprietari dei terreni mai espropriati, dal canto loro, stanno giustamente per inoltrare al Direttore del Dipartimento X una diffida alla restituzione dei terreni proprio sulla scorta del punto 6 del decreto. Dal punto di vista giuridico-urbanistico l’area è attualmente “bianca” e quindi la sede per la scelta di una sua corretta destinazione d’uso è proprio il Piano Regolatore Generale, in quanto OGGI, trascorsi quasi nove anni dall’accordo di programma del 1997 e cinque anni dalla presa di possesso senza che i lavori siano mai stati iniziati, SULL’AREA NON INSISTE ALCUNA VINCOLISTICA GIURIDICAMENTE VALIDA AD OPERA DI STRUMENTI URBANISTICI DI SETTORE DI QUALSIASI LIVELLO. Tra l’altro l’Accordo di programma, oltre che giuridicamente decaduto, ha mostrato tutta la sua debolezza dal punto di vista dell’opportunità: nessun operatore del settore autodemolizioni ha mai espresso particolare entusiasmo per “emigrare” a Tor Cervara la propria attività, tanto che nessuno degli operatori ha mai impugnato l’ordinanza del TAR. Mi sembra opportuno alla luce di quanto sopra arrivare a delle scelte politiche sull’area e quale migliore occasione delle controdeduzioni al PRG per risolvere questo annoso problema territoriale ? La stessa Giunta Comunale, del resto, in una recente seduta del 04/11/2005 dedicata al PdZ C26 Via di Tor Cervara, riferendosi all’area degli autodemolitori, ha rappresentato che la destinazione d’uso di aree esterne al Piano di Zona va decisa in occasione delle controdeduzioni al NPRG. Il Consiglio Municipale dovrebbe proporre una delibera che chiede la cancellazione totale dell’area per autodemolitori, in quanto incompatibile ambientalmente con le case, scuole, spazi verdi e servizi di quartiere che a breve sorgeranno nel limitrofo PdZ, e la sua sostituzione con un ampliamento del già adottato e controdedotto Piano di Zona per l’edilizia economica e popolare C26, in modo da venire incontro alle richieste abitative delle classi meno abbienti che hanno difficoltà ad accedere al “bene casa”, tra l’altro il V Municipio, con delibera n. 26 del 13/09/2002, aveva già proposto una localizzazione alternativa per gli autodemolitori all’interno dell’area industriale 18/L. Grato per un sollecito riscontro alla presente, invio cordiali saluti
   

 
 

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